Il microbiota vaginale quando è in salute, e quindi in uno stato di equilibrio che viene chiamato eubiosi, è composto principalmente da batteri del genere lattobacilli. Questi batteri “buoni” sono i responsabili principali del mantenimento dell’acidità dell’ambiente vaginale, con valori di pH compresi tra 3,8 e 4,5. I lattobacilli svolgono questa delicata funzione grazie alla produzione di acido lattico. L’acidificazione dell’ambiente vaginale, fatta dai lattobacilli, è essenziale per la prevenzione di infezioni in quanto limitala proliferazione di microorganismi patogeni. Quando a causa di vari fattori (cambiamenti nello stile di vita, variazioni ormonali, uso di antibiotici o alterazioni del microbiota intestinale, con cui quello vaginale è in stretta comunicazione) il microbiota vaginale entra in uno stato di disequilibrio (disbiosi), è facile essere soggette a infezioni e infiammazioni, che possono impattare negativamente sulla naturale lubrificazione delle mucose, creando o peggiorando una condizione di secchezza vaginale.
Salute della donna
Microbiota e secchezza vaginale
Squilibri ormonali, stress o farmaci possono alterare la flora vaginale e causare secchezza, fastidi e infezioni. Probiotici e prebiotici aiutano a ripristinare l’equilibrio e il benessere intimo. Chiedi consiglio al tuo medico o farmacista.

Secchezza vaginale? Chiedi al microbiota
La secchezza vaginale è un disturbo molto comune, legato in particolare ad alterazioni ormonali del tutto fisiologiche, come quelle dovute al post partum o, ancora di più, alla menopausa. Per avere un’idea di quanto il problema sia frequente, basta pensare che, come mostrano alcuni dati pubblicati, ne soffre circa la metà delle donne in post-menopausa tra i 51 e i 60 anni, e circa il 17% delle donne tra i 17 e i 50 anni con conseguenze sulla sfera sessuale e non solo. La secchezza vaginale tende spesso a manifestarsi con sintomi come prurito vaginale, irritazione e dolore durante i rapporti sessuali; tutti questi sintomi sono legati a una riduzione della lubrificazione naturale delle pareti vaginali. La secchezza intima è una condizione che può essere determinata da normali variazioni ormonali, dall’assunzione di specifici farmaci, oppure da stati di stress particolarmente intensi o prolungati. In alcuni casi, questo fastidioso disturbo può contribuire ad alterare il pH vaginale, favorendo la comparsa di infiammazioni e infezioni come vaginiti e cistiti. Questo avviene, come vedremo a breve, perché la modifica del pH interferisce con l’equilibrio del microbiota vaginale, facilitando la crescita eccessiva di microrganismi patogeni responsabili di tali infezioni.
Di fronte a un problema di secchezza vaginale ci sono diversi interventi possibili, dall’utilizzo di idratanti e lubrificanti specifici fino al ricorso alla terapia ormonale sostitutiva, se è ad esempio una condizione particolarmente severa connessa alla menopausa. Quello che non tutti sanno, però, è che per ripristinare il benessere intimo è possibile intervenire anche sull’equilibrio della flora batterica vaginale.
Perdita di equilibrio, perdita di benessere

Probiotici e prebiotici contro la secchezza vaginale
Oltre a una serie di buone norme volte a prevenire i disturbi intimi o quanto meno a ridurne il rischio, come evitare di ricorrere a lavande interne o saponi aggressivi per la detersione intima, possiamo aiutare il nostro microbiota a restare in equilibrio (stato di eubiosi), grazie all’assunzione di specifici probiotici con dati di efficacia pubblicati e prebiotici. E’ bene ricordare ancora una volta che l’eubiosi del microbiota vaginale è una condizione preziosa ma fragile: spesso per metterla in crisi basta una combinazione di cause banali come un momento di stress, una terapia antibiotica, una pratica sportiva intensa, l’utilizzo di un nuovo detergente intimo…
Probiotici e prebiotici: cosa sono
I probiotici sono batteri vivi che contribuiscono a mantenere l’equilibrio del microbiota, o a ripristinarlo: per quel che riguarda l’ambiente vaginale si tratta principalmente dei già citati lattobacilli; i prebiotici invece sono le sostanze di cui questi batteri “si nutrono”, e che servono quindi a sostenerli e a favorire il loro sviluppo. Tra i prebiotici ricordiamo le fibre, come l’inulina, i FOS (Fruttoligosaccaridi) e i GOS (Galattoligosaccaridi). Assumere i probiotici e i prebiotici come supplementi, per via orale, aiuta il microbiota vaginale a ripristinare il suo ambiente acido, prevenendo le infezioni e migliorando la naturale lubrificazione delle pareti vaginali. Anche l’utilizzo di creme vaginali a base di lattobacilli selettivi e prebiotici, può completare l’azione della supplementazione orale. Dopo quanto detto, quindi, in caso si soffrisse di secchezza vaginale i trattamenti locali da preferire, sono le creme ad azione lenitiva e lubrificante contenti anche probiotici e prebiotici.
Secchezza vaginale, un prezioso campanello d’allarme
Prurito vaginale, bruciore, irritazione, secchezza delle mucose, fastidio: in definitiva, possiamo considerare tutti questi sintomi dei segnali con cui il nostro corpo cerca di comunicarci lo stato di alterazione del nostro microbiota vaginale. In questi casi quindi meglio rivolgersi subito a uno specialista che possa verificare la situazione e un’eventuale infezione in atto, consigliandoti il modo migliore di procedere. Chiedi consiglio al tuo farmacista di fiducia o al tuo medico curante!
Bibliografia di riferimento
Huang AJ et al. Vaginal symptoms in postmenopausal women: self-reported severity, natural history, and risk factors. Menopause, 2010
https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC9580828/
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